Catacombe
Il territorio intorno a Naro presenta una serie di catacombe e resti archeologici distribuiti in diverse zone vicine all'abitato, tra cui Contrada Canale, Contrada Coperta, Contrada Donnaligara, Contrada Rio, Val Paradiso, Fontana di Rose, Muggiarra. Questi siti potrebbero costituire un complesso catacombale che potrebbe essere il nucleo di un parco archeologico.
Gli scavi hanno portato alla luce sepolcri scavati nella roccia con vasi attribuiti all'età greco-sicula. L'analisi di tali scoperte suggerisce che la loro realizzazione possa essere collocata tra l'età della pietra e la colonizzazione greca, attraverso l'età del bronzo e del ferro. In Contrada Coperta, sono stati identificati resti di un centro urbano risalente dal IV al V secolo a.C.
Contrada Paradiso potrebbe nascondere una zona archeologica di grande importanza, con frammenti di ceramica, blocchi di pietra squadrati databili dal IV al II sec. a.C., forse appartenenti a un impianto di età romana imperiale.
Contrada Rio mostra tombe, alcune delle quali purtroppo andate perdute, mentre un'area chiamata l'Ammirabile fu distrutta durante i lavori del troncone ferroviario Naro-Canicattì nel 1906.
Il gruppo di catacombe più significativo e ben conservato si trova nel costone meridionale in Contrada Canale. La Grotta delle Meraviglie, esplorata da vari studiosi nel corso dei secoli, è uno dei principali ipogei di questo complesso. Ci sono anche altri ipogei, come "B" e "C", che conservano sepolture intatte, nonostante la presenza di alcune in cattive condizioni come "D". Questo complesso potrebbe diventare la base di un parco archeologico più ampio se esplorato in modo sistematico.
Dal punto di vista artistico, la necropoli può non essere molto importante, ma dal punto di vista storico, testimonia l'esistenza di Naro all'epoca cristiana. Il culto di Cristo sembra risalire all'anno 50 dell'era volgare ai tempi di San Libertino, vescovo di Agrigento. La presenza di questa vasta necropoli paleocristiana in Contrada Canale suggerisce che Naro fosse un villaggio fiorente con un numero significativo di abitanti dalla dominazione romana alla conquista bizantina.
Altri siti con numerose tombe si trovano nelle aree di Serra Furore, Castellaccio, Siritino, Deli, Contrada Noce (con sepolture dell'età del bronzo e tombe paleocristiane), e Contrada Poggio Bisacce (con resti di tegoloni che attestano la presenza greca). Un vasto complesso, forse una villa di epoca ellenistico-romana, è stato scoperto lungo la strada costruita sulla vecchia linea ferroviaria a sud di Naro, ma attende ancora di essere completamente scavato.