Chiesa Santa Maria di Gesù
È opinione diffusa che la Chiesa e il relativo convento siano stati edificati intorno al 1470 dai frati Minori Osservanti, appartenenti all'ordine dei Mendicanti. Questi frati, influenzati dai Francescani, diedero vita successivamente al casale omonimo, utilizzando l'impianto di una precedente torre di preguardia eretta durante la lotta contro i Turchi al tempo di Carlo V.
Nel 1595, i locali, ampliati e ristrutturati, furono ceduti ai Padri Riformati grazie all'opera di Francesco da Mazarino. La struttura originaria del convento è andata quasi completamente perduta a causa di diversi rifacimenti nel corso del tempo.
Il convento, che inizialmente ospitava una comunità di oltre trenta religiosi con una scuola di filosofia e teologia, è ora completamente inglobato nelle abitazioni circostanti.
Fra' Giovanni Pantaleo, dei Padri Riformati, dimorò per molti anni in questo convento prima di unirsi a Garibaldi e ai Mille, seguendo il proclama del Generale indirizzato ai buoni preti del 14 maggio 1860. Il 17 settembre 1860, entrò a Napoli insieme a Garibaldi nella sua stessa carrozza. La sua cella, visitabile fino al 1912, è stata successivamente inglobata in un'abitazione privata.
Del bellissimo chiostro, rimangono le vecchie superfici ad intonaco e a faccia vista del colonnato, coperto da volte a crociera impostate su eleganti arcate su piedistalli di stile rinascimentale. Il lato sud-ovest è ancora in buono stato, con volte a crociera su ampi archi a sesto pieno.
La chiesa, completamente distrutta da un incendio nel 1781, fu ricostruita da Calogero e Giuseppe Principato con il contributo economico dei cittadini e di Don Francesco Torricelli Leonardo.
Attualmente, la chiesa presenta un impianto longitudinale ad unica navata con abside semicircolare, cappelle laterali e nicchie che modulano con grande effetto l'interno in stile tardo manieristico, alterato da vari interventi di restauro.
All'interno della chiesa sono conservate alcune statue lignee di San Diego e Sant'Antonio di Padova, entrambe di ascendenza manieristica, e un San Francesco di gusto barocco. Si possono anche ammirare una Madonna con il Bambino, statua quattrocentesca in marmo, e un Crocifisso ligneo a grandezza naturale, opera di Frate Umile da Petralia Soprana (1588-1639).
Ancora, spiccano una sedia dell'officiatura di gusto eclettico e un fonte in marmo per acqua benedetta di Antonello Gagini (sec. XVI).