Chiesa Sant'Erasmo

Chiesa Sant'Erasmo di Naro

La chiesa ha origini molto antiche e si presume che sia stata costruita nel luogo attuale, riadattando i locali di un grande magazzino appartenente agli eredi di Francesco Randazzo, nel lontano 1555. Nel 1692, è stata designata come parrocchia filiale della chiesa madre, e Don Vincenzo Bonnino ha donato alcune case alla chiesa per sostenere il cappellano (vedi atti del notaio Favara). Nel corso del tempo, è stata soggetta a diverse ristrutturazioni, con la più significativa nel 1775 ad opera dei fratelli Giuseppe e Calogero Principato.
Nel 1890, a causa del pericolo di crollo, la chiesa è stata temporaneamente chiusa al culto, e si è persino pensato di sconsacrarla. Tuttavia, grazie all'intervento di Don Antonio Cutaja, un parrocchiano di fede e benestante, la chiesa è stata ristrutturata e restituita al culto. L'interno presenta una sola navata in stile tardo-manieristico, con archi ogivali e stucchi ben realizzati sulla volta.
Particolarmente notevole è l'altare maggiore in legno con specchi sparsi, realizzato nel 1800 da Vincenzo Vinci di Naro. Altri pezzi degni di nota includono una statua della Madonna di Loreto del 1600, di autore ignoto, una sacra Famiglia del tardo Settecento e un Crocifisso di carta pesta, tipico dell'arte siciliana dell'Ottocento.
Tra le altre opere presenti, si possono ammirare le statue in legno di Sant'Erasmo, vescovo e martire (scavata internamente), e di Santo Stefano, Protomartire. Inoltre, c'è una straordinaria statua in legno del Cristo Risorto, di un autore locale "muto", che si distingue per il suo realismo singolare.
La sacrestia ospita un dipinto di Santa Lucia, opera di un autore sconosciuto proveniente dalla chiesa campestre in rovina vicino alla fonte di Favarelle. Le vestigia di quest'ultima erano ancora visibili all'epoca di Fra Salvatore.
L'esterno della chiesa ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, compresa la ricostruzione artistica della torre campanaria nel 1945 da parte del maestro Domenico Vinci di Naro, dopo la distruzione durante il bombardamento del 12 luglio 1943. Questa torre era sede della Congregazione di Sant'Erasmo dal 1569, sotto il titolo di Santa Maria di Loreto.